Intervista a Federico, produzione pubblicitaria, audiovisivi, regia



Iniziamo subito con due video ai quali hai lavorato: "in the building" di Grand Agent, un rapper di New York; ed il singolo degli Eyes Could Say.
Gli altri lavori si trovano sul sito Studio Plunks.

- Che lavoro fai?
- Mi occupo di audiovisivi e produzione pubblicitaria, nel frattempo cerco
di laurearmi..in pratica sono messo male...
- Di preciso cosa fai?
- Produzione significa l'organizzazione del set cinematografico, la gestione
dei costi e della logistica...può spaziare dalla ricerca della location al
ristorante dove far mangiare la troupe in pausa pranzo, si occupa di
tutto. Nel frattempo porto avanti dei miei progetti indipendenti come
videoclip, cortometraggi e filmati aziendali..cerco di diventare un
regista...lo spero almeno.
- Qual'è la produzione per la quale ti è piaciuto di più lavorare?
- Una serie di spot sociali per la trasmissione di Raitre "Ballarò".
- Il lavoro più difficile che hai fatto?
- Difficile non saprei, ogni lavoro presenta delle difficoltà, ma credo che uno degli aspetti più pesanti sia il fatto che la maggior parte dei problemi da risolvere arrivano sempre all'ultimo momento, inoltre certe mattine devi svegliarti veramente presto, le 3 o le 4 di notte...ma sono circostanze particolari e bisogna farci l'abitudine. Questa estate ho lavorato per una casa di produzione televisiva, mi sono ritrovato a fare qualunque cosa; più di venti programmi da produrre con pochissimi soldi, a volte dovevamo recuperare dai colleghi gli oggetti di scena e non pagare le spese alle comparse che venivano a lavorare gratis. Immagina il rapporto con queste persone, dicono che produrre significa risolvere i problemi, è verissimo, ma c'è un limite a tutto. Comunque è stata un buona esperienza e lavoravo con gente giovane.
- Come hai trovato questo lavoro?
- Attraverso uno stage di tre mesi presso un casa di produzione di Milano
- Da quanto lo fai?
- Dal 2005.
- Cosa ti piace di questo lavoro?
- Il fatto che ti occupi di tutto, vedi la realtà del set a 360 gradi.
- E cosa non ti piace?
- Il fatto che ti occupi di tutto! Ma soprattutto che non vieni pagato a ore
ma a progetto, e' un sistema sconveniente se stai facendo la gavetta, le
giornate di lavoro possono partire al mattino presto e finire la notte tarda
senza straordinari, sei tra i primi ad arrivare e tra gli ultimi ad
andarsene...sempre.
- Quanto guadagni?
- Poco.
- E' un lavoro di ripiego o vuoi fare questo nella vita?
- Per adesso sembra un lavoro di ripiego ma mi piacerebbe rimanere
nell'ambiente, anche se non sono tanto sicuro.
- Che altri lavori hai fatto nel settore? e in generale?
- Ho lavorato per quasi due mesi in televisione, sempre come produzione e quando mio padre (che è un fabbro) ha bisogno di una persona in più lavoro come operaio per lui, e' una cosa che avviene spesso, e mi piace.
- Come mai ti piace il lavoro del fabbro? C'è qualcosa di creativo o ti piace il rapporto con l'oggetto che crei o altro?
- Credo sia il per fatto che è un lavoro che conosco da sempre...per via di mio padre...mi piace perché è un lavoro genuino, fatto di molte cose, certamente richiede molta esperienza ed attenzione, a volte può essere pericoloso, bisogna sempre stare attenti. Senza ombra di dubbio è meglio lavorare a qualcosa di tangibile come una porta che stare a discutere tutto il giorno su come valorizzare la carta igienica...non so se mi capisci.
- Differenza tra il lavoro di produzione che fai ora e quello in tv?
- In pubblicità c'è senz'altro un rapporto costo-qualità più attento, ogni cosa viene decisa e discussa prima; da quello che ho visto in tv si pensa solo a portare a casa le puntate del programma senza valutare le piccole spese che si possono presentare giorno per giorno, e sono tante, comunque rimane una mia opinione, probabilmente è diverso in altri ambienti.
- Cosa hai studiato?
- Ho fatto il liceo artistico e sto cercando di laurearmi al DAMS a Brescia.
- Che cosa fai quando non lavori?
- Cerco di studiare e portare avanti i miei progetti, esco con i miei
amici, guardo molti film e serie televisive, un tempo dipingevo graffiti, mi
piacerebbe ricominciare.
- Con i lavori che hai fatto con il tuo gruppo di produzione avete guadagnato qualcosa? Per chi avete lavorato?
- Fino adesso abbiamo guadagnato pochissimo, abbiamo realizzato videoclip per alcune band come i De Crew, Emarcinati, Eyes Could Say, Babaman e altri. Per quanto riguarda i lavori più istituzionali abbiamo realizzato uno spot per un negozio di motociclette di Bergamo che viene trasmesso sulle tv locali e un filmato aziendale per una grossa società di pubbliche relazioni di Milano.
- Le attrezzature che utilizzate sono vostre? Siete rientrati nelle spese?
- Di solito cerchiamo di adattare le idee alle nostre possibilità, in genere cerchiamo di investire i soldi nelle attrezzature e nelle spese scenografiche, location e troupe se non possiamo permettercele dobbiamo ovviare al problema attraverso gli amici, comunque non possediamo materiale nostro, noleggiamo sempre tutto attraverso dei service: un parco luci, stativi e cavi elettrici, a volte un piccolo gruppo elettronico, accessori vari ma soprattutto telecamera e set di ottiche.
- Registi a cui ti ispiri?
- Non ho registi a cui mi ispiro, ma se devo fare dei nomi allora: Jonathan Demme, Wes Anderson, Spike Lee, Michael Mann, Martin Scorsese, Joel e Ethan Coen, Clint Eastwood, Michael Cimino, Sean Penn, Tim Burton...e altri ancora.
- Film?
- Ecco la mia top five: Shining, Fargo, Al di là della vita, I Tanenbaum, Il silenzio degli innocenti...un film recente che ho amato e' Ratatouille della Pixar.
- Serie tv?
- E.R., Scrubs ma soprattutto Battlestar Galactica (la serie del 2003)...veramente immortale.
- Che tipo di regista sei? Cosa vorresti girare in futuro?
- Prima di tutto sono un filmmaker, nel senso che realizzo dei video curando ogni aspetto produttivo e creativo, un regista è un'altra cosa, per adesso non lo sono ma mi piacerebbe diventarlo...è ovvio che vorrei realizzare un mio film, mi piacerebbe moltissimo diventare un regista di spot e videoclip, ma entrambe sono possibilità difficili da concretizzarsi.

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