Intervista a Virginia Fiume # 2

- Attualmente che lavoro fai?
- Da tutte le vicende rosa shokking è nata una nuova creatura: mondorosashokking.com, si tratta di una rivista multimediale per cui abbiamo trovato un primo finanziatore che ci sta aiutando a tenere in piedi il progetto e un giornalista che ci segue come Direttore. Mi occupo della rivista, coordino chi ci scrive, cerco gli sponsor, scrivo…insomma, con uno “stipendio da stage” mi faccio il mio stage personale. E sono circondata da persone, soprattutto donne, ma anche uomini, che credono in questo progetto con un entusiasmo e un’energia che mi lasciano spesso senza parole. Proprio perché si tratta di uno stipendio da stage faccio altri lavoretti: ripetizioni per lo più.
E sono sempre alla ricerca di qualche testata con cui collaborare, o comunque cose che si possano definire vicine al “giornalismo”.
- Che lavori hai fatto in passato?
Intorno ai 17 anni ho cominciato a fare la promoter nei negozi. Ho fatto la segretaria. Sbobinato le lezioni del Master di Assoetica. Ho collaborato con l’Opinione, lavorato per una televisione per qualche settimana scrivendo dei testi...Ma il lavoro più bello di tutti è stato “assistente a giornalista scrittore non vedente”, andavo da lui tutte le mattine, gli leggevo i giornali, o i libri, scrivevo per lui sotto dettatura, lo aiutavo nelle iniziative politiche…Un anno e mezzo, tutte le mattine. Ho imparato tantissimo, di storia, di letteratura, di “scienza politica”.
Tra l’altro cerca una nuova assistente. Se qualcuno è interessato…
- Che lavoro vorresti fare in futuro?
- Giornalismo e comunicazione nelle sue varie forme.
- Attualmente quali sono i tuoi impegni?
Alcuni mi prendono in giro perché più le cose sono “gratis” più mi ci diverto.
Comunque faccio tante cose, forse troppe…diciamo che andrà così finché non mi decido ad andare fuori di casa: Collaboro con Vulcano Statale (a dire la verità meno di quanto vorrei). E poi ci sono le iniziative radicali: radicali.it e radicalimilano.it: di tutto un po’ sulla politica dei Radicali a Milano. L’obiettivo dei Radicali, milanesi ma non solo, è far conoscere quello di cui non si parla sui maggiori organi di informazione. La quantità di proposte e indagini che nascono nel movimento radicale è impressionante. Su tutti i temi: dalla ricerca scientifica, alla giustizia, passando per le riforme del sistema elettorale, la droga, l’economia che non è solo l’etichetta “liberalismo”… A Milano le iniziative principali che stiamo portando avanti a livello locale sono l’informazione sessuale nelle scuole e la questione “droga e riduzione del danno”.
Quest’estate ho conosciuto Valeria Manieri, la coordinatrice dell'iniziativa sull'equiparazione dell'età pensionabile tra uomini e donne, proposta da Emma Bonino, equiparare.it, insieme a Valeria abbiamo scritto l'appello, mentre per la trasmissione che lei conduce su Radio Radicale In panchina vacci tu mi sono cimentata con qualche intervista per strada. Temi principali donne, lavoro, stereotipi femminili, occupazione...
- Cosa fai nel tempo libero?
- Esco con gli amici. Non tanto quanto vorrei, a dire la verità…E poi leggo, tanto, tantissimo, anche due libri alla volta (adesso Il Cavaliere inesistente e il Manifesto di Ventotene), navigo su internet, guardo film, scrivo. E quando riesco faccio qualche viaggetto.
- Come fai ad avere del tempo libero?
- A volte infatti penso di non averne. Ci sono dei momenti in cui ho la testa sovraffollata di cose da fare e mi sembra di non riuscire a farne nessuna bene come vorrei. A volte, per periodi lunghi mi sembra di cazzeggiare un po' troppo.
- Parliamo del libro: è la prima opera che pubblichi?
- Sì
- E' la prima che hai scritto?
- Con un inizio e una fine sì. Ho taccuini e computer pieni di racconti, inizi di racconti, poesie…però è stata la prima volta che avevo qualcuno che mi aiutava a tenere la direzione fino alla fine (Rossella)
- Prima edizione quante copie sono state fatte? a che edizione siete? quante copie avete venduto?
- Dunque, la prima edizione erano 18.000 copie. L’ultima fascetta che ho visto riportava un quinta edizione e sapevo che eravamo intorno alle 30.000 copie.
La casa editrice ha chiuso i conti a dicembre e a febbraio sapremo esattamente quanto abbiamo venduto nel 2007…Non ho dati precisi.
- Come avete fatto a pubblicare il libro?
- L’abbiamo pubblicato inizialmente su internet, sul sito costruito ad hoc. Poi abbiamo cominciato a fare comunicati stampa e contattare persone che potessero essere interessate al progetto. A luglio del 2006 è uscito un pezzo su Specchio della Stampa e da lì pian piano sono cominciati i contatti con gli editori. Ancora adesso non ci credo bene a come sono andate le cose…
- Ti piace scrivere?
- Tantissimo!
- Cosa vorresti scrivere in futuro?
- Il mio sogno sono i reportage…vedremo se e come ce la farò!
- Stai già scrivendo qualcosa?
- A parte alcuni articoli no. Diciamo che sto facendo sedimentare le idee…
- Autori ed autrici che ti piacciono?
- Brizzi, Tondelli, De Carlo, Benni, i libri sugli anni di piombo, i classici tipo Madame Bovary…Mordecai Richler, Oriana Fallaci…qualunque cosa
- Meglio giornalista o scrittrice?
- Meglio tutte e due.
- Scrivere serve ad esprimere la tua creatività? se si: altri modi per esprimere la tua creatività?
- Sì. In questo momento diciamo che mi stanno capitando molte cose “creative”
Internet è creatività. Ogni tanto penso che dovrei imparare una lingua o fare uno sport. Ma lo penso e basta.
- Consigli a chi vuole scrivere e pubblicare, qualche dritta!
- Per prima cosa avere chiaro in mente dove si inizia e dove si vuole andare a finire. Portare a termine un progetto, anche quando si fa fatica.
E poi, la cosa più importante è avere il coraggio di farsi leggere. Da più persone possibili.

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